Pedalando nel silenzio di ghiaccio by Omar Di Felice

Pedalando nel silenzio di ghiaccio by Omar Di Felice

autore:Omar Di Felice [Di Felice, Omar]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858696224
editore: Rizzoli
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Il Tortour Switzerland: dalla gioia più grande alla delusione più cocente

Schaffhausen, agosto 2014

Vincere mi aveva proiettato in una nuova dimensione: le settimane che seguirono quel primo grande successo furono piene di emozione e adrenalina.

Ma, anche se mi sarei potuto adagiare su quanto fatto sino a quel momento durante un anno che era partito nel migliore dei modi, decisi che era giunto il momento di salire un ulteriore gradino. C’era una gara che sin dal primo anno nella categoria mi aveva letteralmente rapito: il Tortour Switzerland. La corsa che mi aveva proiettato a tutti gli effetti sul palcoscenico internazionale di ultracycling.

L’edizione 2014 vide al via alcuni dei corridori più forti d’Europa; tra questi, senz’altro, il favoritissimo Marko Baloh. Sloveno e ben più esperto di me, avendo già accumulato, tra le altre, svariate partecipazioni alla Race Across America, era il corridore più accreditato alla vittoria finale.

Il successo francese, però, mi aveva donato una nuova serenità e una forte convinzione nei miei mezzi: i duri allenamenti estivi in quota tra le Alpi piemontesi e quelle francesi mi avevano restituito una buona condizione atletica.

Partii per la gara senza alcuna pressione, consapevole che quella sarebbe stata l’ultima di una stagione lunga ed estenuante, seppur piena di emozioni positive e risultati soddisfacenti.

Per l’occasione ebbi la possibilità di avere al seguito, per la prima volta in una competizione ufficiale, una delle ammiraglie gialle del servizio di assistenza neutrale Mavic: una bella soddisfazione e motivo di grande orgoglio. Sembrava che tutti i pezzi di un puzzle stessero rapidamente prendendo il loro posto, andandone a comporre la figura definitiva.

La gara partì, come d’abitudine, nel cuore della notte, una cosa che ho sempre mal digerito perché costringe noi atleti a privarci del sonno sin dalle prime battute di gara.

I soliti primi 180 chilometri, completamente pianeggianti, erano quelli che mi spaventavano maggiormente: lo sloveno era uno specialista delle prove a cronometro di ultra endurance e poteva vantare su di me un fisico senza dubbio più allenato al tipo di sforzo che si protrae per molte ore sulla bici da crono.

Le cose, però, erano cambiate in positivo per me e i duri allenamenti specifici cui mi aveva sottoposto Fabio sulla bici da cronometro diedero i loro frutti. Riuscii a chiudere la prima sezione di gara insieme a Marko. A quel punto sarebbero iniziate le salite alpine con il trittico Lenzerheide-Albulapass-Flüelapass. Era pane per i miei denti ed ero più che determinato a far fruttare la seconda sezione di gara per accumulare un vantaggio rassicurante sul secondo.

Ero in testa al Tortour e ci rimasi fino al termine delle prime sedici ore, quando una fortissima crisi mi colse costringendomi a rallentare la marcia.

Nonostante sul Furka Pass le condizioni meteo fossero le mie preferite, con nevischio e temperature prossime agli zero gradi, persi la prima posizione e venni raggiunto e scavalcato anche da Severin Zotter, un giovane austriaco di belle speranze che ha raccolto più di quanto il suo talento in realtà potesse lasciar presagire, beneficiando nel corso della sua carriera di alcuni eventi fortunati.

Completamente



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.